Gengivite – Cause e fattori
di rischio
Le cause
La causa principale della gengivite è la placca dentale.Con “placca dentale” si indica una patina, formata da microorganismi – per lo più batteri – e residui esterni vari, che si deposita tra il bordo della gengiva e i denti. Quando la placca si accumula in modo eccessivo, può dare luogo all’infiammazione delle gengive.
I fattori di rischio
I fattori che contribuiscono alla comparsa della gengivite sono molteplici e possono essere suddivisi in due categorie principali:
1.Fattori di rischio non modificabili
Questi fattori sono al di là del controllo individuale e non possono essere direttamente modificati cambiando le proprie abitudini o gesti quotidiani.
2.Fattori di rischio modificabili
Questi fattori possono essere influenzati e controllati tramite specifici accorgimenti su alcune azioni e comportamenti.
L’eliminazione o la riduzione dei fattori di rischio modificabili può essere cruciale per individuare e trattare efficacemente le gengiviti e prevenire eventuali recidive.
Di seguito una rapida panoramica, non esaustiva, di alcuni dei fattori di rischio più significativi.
Fattori di rischio non modificabili

Fattori di rischio modificabili

Fattori di rischio non modificabili
Genetica
Come precedentemente indicato, la manifestazione delle gengiviti può essere influenzata da vari fattori, tra cui la predisposizione genetica. Non tutti, infatti, sono ugualmente predisposti dal punto di vista genetico a soffrire di problemi alle gengive. Le ricerche degli ultimi anni, che si sono concentrate soprattutto sullo studio dei geni con un ruolo nella regolazione dei processi infiammatori, hanno messo in luce che individui portatori di specifiche varianti geniche possono manifestare la comparsa di infiammazioni gengivali in maniera più frequente e intensa rispetto alla norma. Nonostante i progressi, il ruolo esatto dei fattori genetici nella comparsa della gengivite rimane meno chiaro rispetto a quello di altri fattori e la loro influenza difficile da misurare in modo preciso.
Età
Con l’avanzare dell’età, è frequente osservare un progressivo assottigliamento e ritiro dei tessuti gengivali, fenomeni che possono portare a un aumento della suscettibilità delle gengive a sviluppare infezioni e presentare lesioni, compresa la gengivite. Nei soggetti anziani che presentano una scarsa igiene orale, indossano protesi dentarie, sono fumatori, sono affetti da determinate malattie o assumono particolari farmaci, il rischio già significativo di sviluppare gengiviti può diventare ancora più elevato.
Ormoni sessuali
È stato osservato che l’innalzamento nella concentrazione di alcuni ormoni legato a fasi specifiche della vita, come la pubertà, la gravidanza o la menopausa, possono rendere le gengive più sensibili e soggette all’infiammazione.
Fattori di rischio modificabili
Cattiva igiene orale
È ormai noto che chi non presta la dovuta attenzione alle buone pratiche di igiene orale ha maggiori probabilità di sviluppare la gengivite. Uno spazzolamento poco accurato dei denti, una pulizia interdentale insufficiente e un monitoraggio non regolare della salute gengivale sono comportamenti che contribuiscono all’accumulo di placca, che è la principale causa della gengivite.
Fumo
Il fumo di sigaretta è noto per avere effetti dannosi sui tessuti gengivali.
La riduzione del flusso sanguigno associata al fumo comporta una diminuzione della quantità di ossigeno e di sostanze nutritive che arriva alle gengive, ritardando la guarigione in caso di disturbi gengivali.
In aggiunta, le sostanze tossiche presenti nelle sigarette possono compromettere la risposta immunitaria del corpo, rendendo più difficile per l’organismo combattere i microrganismi responsabili della gengivite.
Stress
Lo stress può avere un impatto negativo sulla salute gengivale. A livello biologico, il suo effetto può manifestarsi attraverso l’alterazione della composizione della saliva, cambiamenti nella circolazione sanguigna delle gengive e influenze sulla risposta immunitaria. Parallelamente, lo stress può portare a comportamenti non salutari, come il fumo, il consumo eccessivo di alcol, una dieta scorretta, la trascuratezza dell’igiene orale e una scarsa aderenza alle cure dentistiche. Questi fattori, nel loro insieme, possono contribuire a creare condizioni favorevoli alla gengivite.
Iperglicemia e Diabete
La ricerca scientifica ha dimostrato che li diabete e le malattie parodontali (compresa la gengivite) condividono una parte dei loro processi patogenetici. In particolare, diversi studi clinici suggeriscono che la relazione tra l’iperglicemia e la severità con cui si manifesta la gengivite sia bidirezionale.
Da un lato, le persone diabetiche tendono ad avere gengive più infiammate rispetto a quelle metabolicamente sane; dall’altro, la gengivite può, a sua volta, esercitare un impatto negativo sul controllo glicemico, contribuendo a rendere più problematica la gestione del diabete.
Farmaci
L’insorgenza della gengivite può essere favorita dall’utilizzo di alcuni medicinali. Sembra che l’utilizzo di alcuni medicinali possa favorire l’insorgenza della gengivite. Ad esempio, determinati farmaci contro le convulsioni, immunosoppressori e antipertensivi sono noti per avere come effetto collaterale la sovracrescita delle gengive. L’eccessiva crescita gengivale contribuisce allo sviluppo della gengivite perché rende difficile praticare una corretta igiene orale e, quindi, può portare a un maggiore accumulo di placca.
Altro
Sempre più evidenze indicano che un’errata alimentazione, l’eccesso di alcol, l’obesità e il sovrappeso potrebbero avere un ruolo nello sviluppo della gengivite. Attualmente, sono in corso studi sull’argomento, per comprender meglio la natura di queste connessioni.
Una risposta comune
Indipendentemente dalle cause e dai fattori che conducono alla gengivite, utilizzare prodotti topici in grado di proteggere la mucosa orale infiammata può apportare diversi benefici.
GENGIGEL® è una gamma di prodotti a base di acido ialuronico ad alto peso molecolare che fornisce un’ottima adesione e protezione della mucosa gengivale; i prodotti sono indicati negli stati infiammatori (gengiviti, gengive sanguinanti, borse gengivali, retrazioni gengivali) o a seguito di traumi (ulcere, abrasioni provocate da protesi removibili o apparecchi ortodontici, pulizia con ultrasuoni, estrazioni dentarie o nella fase di guarigione da interventi sulla mucosa), cioè in tutte le situazioni in cui la mucosa gengivale può necessitare di elevate concentrazioni di acido ialuronico.
La gamma GENGIGEL®, che comprende un gel e un collutorio, può essere utilizzata anche nei bambini, nelle donne in stato di gravidanza, negli anziani e nei pazienti diabetici.
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